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Vespa Elettrica 70 Km/h

Vespa Elettrica 70 Km/h - 2 anni dopo

Sono già due anni da quando ho preso la Vespa Elettrica 70Km/h, la uso ogni giorno per andare a lavorare, ci faccio la spesa ed è il mio principale mezzo per gli spostamenti in città e zone limitrofe. Ho percorso più di 3000 Km in diverse condizioni e vi racconto la mia esperienza, come mi trovo e cosa ne penso.

Inizio con una premessa, approccio il tema della mobilità elettrica come approccio qualsiasi cosa, senza tifo, per cui non sono schierato, ne con quelli che ritengono che domattina potremmo passare tutti ad auto, moto e scooter elettrici facendo quello che facciamo ora coi mezzi a benzina, ma tantomeno con quelli che ritengono che i mezzi elettrici siano completamente inutili e dannosi. A dimostrazione di ciò nel box ho un Ducati Monster di quasi vent'anni che non cambierei per niente al mondo ed appunto la Vespa Elettrica 70Km/h.

Sono passati due anni da quando ho ritirato la Vespa e nei primi mesi era rimasta quasi inutilizzata causa lockdown, lavoravo da casa ed ero riuscito ad usarla solo 2-3 volte per andare a comprare il cibo per il gatto. Anche con la fine dell'isolamento, in questi due anni, ci sono stati parecchi periodi di smart working, almeno a giorni alterni, nonostante questo ho percorso più di 3000 Km ed usato la Vespa in ogni stagione e con qualsiasi condizione atmosferica, diluvi e freddo compresi, per cui credo di avere un quadro completo per poterne parlare.

La base di questa Vespa è il modello "Primavera" (disponibile 50/125/150cc) ed esteticamente è molto simile ed accattivante, continuo a trovare questo design la perfetta evoluzione della specie che ha portato la Vespa nell'era moderna pur non tradendo minimamente linee ed idee originali. Il grigio metallizzato, unico colore al momento dell'Elettrica, secondo me calza a pennello esaltando le forme mentre per i dettagli io ho scelto il giallo che vedete nelle foto che è il colore tra quelli disponibili che più mi piace (le alternative sono azzurro, nero e cromo). C'è da dire che i bordi, la griglia, le rifiniture della sella ed anche del bauletto opzionale sono molto belli, mentre quelle sui cerchioni sono dei semplici adesivi che col tempo si staccano o rovinano e questo è un peccato.

Il cruscotto digitale è ben visibile in tutte le condizioni di luce, può passare automaticamente dalla modalità giorno a quella notte con un sensore di luminosità, e fornisce tutte le informazioni necessarie. Purtroppo non è molto personalizzabile, l'unica voce che si può cambiare è una in basso a destra ed a rotazione si può scegliere tra livello del recupero di energia, consumi, velocità media, velocità massima raggiunta, tempo del viaggio attuale, km del viaggio attuale, km totali.
Nel menu di impostazioni si può cambiare la lingua, impostare l'orologio, le unità di misura, l'avvisatore acustico, la retroilluminazione, il livello di frenata e collegare smartphone ed auricolari via bluetooth. Fondamentalmente c'è tutto quello che può servire.

Per ricaricare la Vespa basta alzare la sella, al posto del tappo del serbatoio c'è un coperchio che nasconde una spina Scame 3A 1P+N+T con un cavo a coda di porco allungabile, in dotazione c'è un adattatore per attaccare il tutto ad una normale Schuko che ci permette di collegarci in una qualsiasi presa domestica. Sicuramente vi servirà una prolunga, difficilmente arriverete alla presa col cavo ammesso di non riuscire ad avercela proprio vicino alla Vespa.
La batteria e da tre Kilowatt e collegata ad una presa domestica ne consuma uno all'ora quindi la ricarica completa avviene in massimo tre ore. Durante tutto il ciclo di ricarica rimane in funzione una ventola di raffreddamento abbastanza rumorosa, i primi tempi un paio di vicini mi hanno avvisato che si sentivano rumori strani dal mio box. Non è un problema ma comunque una cosa da tenere in considerazione a seconda di dove pensate di ricaricarla. La batteria non è estraibile quindi serve una presa vicino alla Vespa.

Per quanto riguarda l'autonomia la ritengo più che buona, io uso solo la modalità 70Km/h, quella più esosa, anche se tengo il livello di recupero energia dalla frenata al massimo, non porto quasi mai la batteria sotto al 20% e l'autonomia varia tra i 55 ed 70 chilometri. Ho notato che con un utilizzo abbastanza costante la durata è molto influenzata dal clima, d'estate viaggio sempre attorno ai 70Km di autonomia, mentre dei mesi più freddi scende a poco più di 50Km.

Sono presenti tra modalità di utilizzo, retromarcia, Power ed Eco, la retromarcia l'ho usata solo per provarla e credo possa servire solo nel caso si sia parcheggiato in una forte discesa perchè la Vespa è talmente leggera che è facile spingerla indietro. La Power raggiunge i 70 Km/h, anzi, per la precisione 67 Km/h che è la velocità massima che può fare questa Vespa, mentre la Eco raggiunge i 40 Km/h, trovo abbastanza inutile questa modalità ed infatti non la uso mai, avrebbe avuto senso una limitazione a 50, o 45 come i 50ini, in modo da usarla in città senza superare i limiti, ma 40 è davvero poco ed in mezzo al traffico spesso ci si sente davvero limitati.

VespaE45a VespaE45b

 

La risposta del gas è sempre molto fluida, anche troppo per i miei gusti, credo sia stata una scelta ben precisa per non mettere in difficoltà con la coppia dell'elettrico e per stimolare una guida più rilassata e che permetta di risparmiare sulla batteria, il risultato però è che quando si vuole più ripresa o serve raggiungere la massima velocità si è costretti a piegare il polso a novanta gradi, letteralmente, avrei gradito una corsa un pochino più corta dell'acceleratore.

La guidabilità è fantastica e mi ha stupito, trasmette subito fiducia, stabilità ed un gran senso di sicurezza, risulta agile nello stretto ma allo stesso tempo stabile alla velocità massima ed anche sulle sconnessioni dell'asfalto nonostante sia uno scooter a ruote basse. Da guidare è davvero piacevole e divertente, una bellissima sorpresa.
In aiuto vengono anche i freni, nonostante il tamburo al posteriore, risultano sempre efficaci e ben progressivi, questo anche grazie ad un sistema di ripartizione della frenata che ho scoperto leggendo il manuale. In sostanza la leva sinistra, che è quella che si consiglia di usare maggiormente, non azione solo il freno posteriore ma distribuisce la frenata sulle due ruote nel modo migliore possibile per evitare bloccaggi. La leva destra invece agisce classicamente solo sul freno anteriore ed il manuale consiglia di azionarla successivamente quando si vuole una frenata più energica, una volta che ci si abitua funziona molto bene.
Per rallentare torna molto utile anche il recupero di energia, soprattutto nella modalità più aggressiva, appena si molla il gas la Vespa rallenta in modo più deciso ed una volta presa la mano diventa molto funzionale nel traffico oltre che più efficiente energeticamente.

All'inizio bisogna abituarsi anche alla silenziosità, si ha spesso l'impressione di andare pianissimo e più in generale si fatica ad avere un idea della velocità a cui si sta andando senza guardare il cruscotto. Ma anche a questo ci si abitua in fretta, bisogna invece diventare ancora più attenti al traffico che ci circonda, spesso gli utenti su due ruote non vengono visti, con la Vespa nemmeno sentiti e questo richiede un attenzione supplementare. 

Ho dotato fin da subito la Vespa di alcuni accessori originali, parabrezza, telo coprigambe, bauletto ed un tappetino in gomma.
Il parabrezza anche se più basso di quello che avevo sul 50ino fa benissimo il suo lavoro ed in più è molto stabile, non tende a vibrare eccessivamente e fare rumore, nemmeno quando si prendono delle buche.
Il telo rende un pò complicato accedere al vano porta oggetti sullo scudo ma non credo esista un modo per renderlo più semplice. E molto efficace contro freddo e pioggia, anche sotto a dei diluvi le mie gambe sono rimaste asciutte, non protegge però il busto come alcuni teli di altre marche e quindi richiede una giacca impermeabile.
Il tappetino in gomma è molto efficace per non rovinare la zona dove si appoggiano i piedi che è in metallo, non crea nessun fastidio ed anzi il grip aggiuntivo dato dalla gomma è molto utile quando metto la borsa della spesa, considerato che il pianale non è completamente piano la borsa non rimane stabile ma la gomma evita che scivoli col rischio che cada durante il movimento.
Il bauletto, cosa che non amo, è stata una scelta necessaria visto che sulla vespa il pianale non è piatto e quindi rende più complicato appoggiare in modo stabile borse e, soprattutto, scatole., E' piuttosto capiente e la combinazione di pianale, sotto sella e bauletto forniscono un elevata capacità di carico alla Vespa.

Parlando di capacità di carico trovo molto scomodo il gancio per la borsa, sullo Stalker che avevo prima era sullo scudo all'altezza della chiave di accensione, in questo modo se si metteva una borsa sul pianale ci si potevano agganciare i due manici in modo che rimanessero tesi tenendo la borsa chiusa ed in posizione. Sulla Vespa il gancio è davanti alla sella, in mezzo alle gambe, quindi in una posizione più bassa, questo potrebbe renderlo utile per appendere una piccola borsetta da donna, ma già con una più grossa diventa scomodo e praticamente inutile per tenere ferma una borsa della spesa.

Per concludere sono più che soddisfatto della mia scelta e non tornerei mai indietro, l'unica cosa su cui interverrei in versioni future è la taratura della ripresa, come detto sopra il gas è molto fluido ed in alcune situazioni manca avere un accelerazione più rapida, un pò un paradosso visto che una delle caratteristiche dei motori elettrici è proprio la coppia e l'elevata accelerazione.

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Classe '78, Varesino e Ducatista.

Appassionato di motori, fotografia, tecnologia, Lego, videogiochi, fumetti, film, serie tv...

Nostalgico degli ineguagliabili anni 80.

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